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RECUPERO DI UN EDIFICIO STORICO

RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DI UN EDIFICIO DEL 1700

Luogo: Pisa

 

Esemplare progetto di ristrutturazione, ispirato ai criteri del restauro e della riqualificazione, operato su un edificio del XVIII secolo, situato nel cuore della città, vicino a Piazza dei Miracoli, in trascurabile parte rimaneggiato in epoche successive.

L’intervento, di per sé previsto su una realtà delicata, è risultato complicato dalla vigente normativa, a causa della necessità di cambio di destinazione d’uso: il nuovo progetto ha confermato la vocazione dell’immobile e la previsione urbanistica residenziale, realizzando dieci unità immobiliari in luogo degli uffici amministrativi della sede di una nota Società pisana.

Il prospetto sul fronte strada aveva conservato la sua originaria partitura e gli infissi presenti, in alluminio, sia esterni sia interni sono stati sostituiti con infissi in legno di tipo tradizionale, per i quali è stata cura studiare il disegno, sulla base di altri esempi esistenti; inoltre l’intervento non ha variato le aperture esistenti, tranne nel piano mansardato, sopraelevazione realizzata in tempi successivi,  dove sono state ridisegnate le aperture per allinearle con quelle esistenti ai piani inferiori.

La cautela utilizzata ha impedito interventi sugli orizzontamenti, per la massima parte sostenuti da strutture a volta. La loro apparenza spingeva a classificarle come volte a schifo, le quali però sono spesso non portanti, realizzate in materiali poveri e leggeri; le indagini in corso d’opera hanno rivelato volte portanti, che sostengono i solai piani superiori tramite muretti, classificabili come volte a botte con teste a padiglione. La scelta di questa tecnica è stata in origine  dettata dalla necessità di spazi di rappresentanza, facilmente decorabili o affrescabili, ma di altezza contenuta.

Le murature portanti interne hanno subito l’apertura di pochissimi vani porta, di luce limitata, nel duplice obiettivo di non peggiorare le prestazioni antisismiche e di non snaturare la distribuzione interna.

La progettazione degli interni si è applicata alla soluzione di interventi in ambienti con copertura voltata; il caso è rappresentato dall’inserimento di bagni, realizzati, con tecniche non invasive e facilmente rimovibili, in vetro acidato e tramezzi lignei, per non alterare la percezione e l’integrità della spazialità originaria.

La distribuzione verticale è garantita da un’ampia scala di rappresentanza, a tre rampe e quarto lato costituito dal ballatoio di distribuzione ai piani e illuminata da un lucernario; la tromba era già stata attrezzata con ascensore.

L’edificio è fornito di un piano, parzialmente interrato lungo la strada, che, a causa dell’andamento del terreno circostante, rimane interamente fuori terra sul retro: questa parte di locali è stata assegnata di proprietà esclusiva dell’appartamento sovrastante a piano terra, che è stato collegato con una scala interna.

Gli altri locali sottostrada sono destinati a cantine di servizio agli appartamenti e sono raggiungibili per una stretta scala, che ha suggerito l’installazione di un montacarichi, accessibile anche con cicli e scooter, posto in un lato protetto dell’ampio atrio d’ingresso.

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